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I vincitori vacancy Wtw Emilia-Romagna scrivono alle OO.SS.

Gentilissimi, torniamo a scrivere ancora ed allarghiamo le nostre richieste anche alle sigle dei lavoratori atipici, quali eravamo noi e speriamo di tornare ad essere in quanto vincitori delle vacancies di Italia Lavoro Spa dell'area Welfare to Work in Emilia Romagna.

Prima di tutto vogliamo rappresentarvi tutto il nostro disagio, preoccupazione e difficoltà nell’essere oramai da 3 mesi senza alcun reddito, con problematiche che per adesso si contengono nel rinvio di operazioni ospedaliere e matrimoni o nell’impossibilità di pagare gli affitti nei tempi e di iscrivere i figli ai nidi estivi, ma che a breve potrebbero diventare anche più gravi.

Abbiamo chiesto, come sapete, la DIS-COLL, ma la burocrazia e la lentezza di INPS non ci ha ancora permesso di avere nemmeno quel sostegno al reddito, senza considerare che lo stesso è privo di coperture figurative e questo va a ledere i piani di chi tra noi è più vicino al pensionamento.

Vi chiediamo, quindi, di operare con la massima celerità e decisione affinché l’azienda proceda con la contrattualizzazione dei vincitori delle selezioni e di chiarire come mai alcuni colleghi hanno già potuto stipulare i contratti, mentre altri attendono vaghe promesse alimentate anche dal fatto che, ad esempio, per chi era vincitore di più posizioni, era stato chiesto di scegliere il contratto improrogabilmente entro giovedì 11 giungo alle ore 13 (senza peraltro fornire alcuna informazione). Ora, come sapete è uscito in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 81/2015 che abolisce le norme che regolavano le collaborazioni a progetto, cioè la forma contrattuale per la quale siamo stati selezionali. Ma questo non impedisce in alcun modo all'azienda di procedere comunque con l'attivazione di contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.), poiché regolati dal codice civile e dal codice di procedure civile.

L’azienda aveva infatti già indicato nella vacancies che in caso di variazione della normativa avrebbe proposto un contratto differente. Tra l’altro i co.co.co. sono fiscalmente e previdenzialmente identici ai co.pro. quindi nulla varierebbe nelle procedure di assunzione, erogazione del compenso e conclusione del contratto stesso.

L’unica problematica è che il d.lgs. 81/2015 impone a partire dall’01/01/2016 un accordo sindacale che motivi le esigenze di settore e organizzative che portano l’azienda ad utilizzare questa forma contrattuale.

Siamo quindi ulteriormente a chiedervi di mettere in campo ogni energia affinché si possa superare anche questo ostacolo dell’accordo, siglandolo, anche per evitare in tutti i modi che l’azienda proceda solo con contratti brevissimi fino a dicembre, ma che ci venga riconosciuta almeno, quella breve prospettiva del 31/12/2016 per la quale abbiamo concorso (con ulteriori pesanti spese) e vinto. Vi chiediamo anche di tenerci informati degli sviluppi, sappiamo che ci sono state assemblee sindacali a cui noi, da disoccupati, non abbiamo potuto partecipare. Ma ci sarebbe davvero piaciuto esserci, soprattutto dopo l’approvazione in via preliminare del decreto ANPAL. Noi riteniamo la lotta e la vertenza per la sopravvivenza della comunità professionale di Italia Lavoro Spa, una vertenza unica al di là delle forme contrattuali che ci legano e vorremmo tornare al più presto a farne parte anche per reiniziare le attività progettuali, che sono poi la produzione dell’azienda e dunque quello su cui si giocherà il rapporto con il commissario.

Grazie.

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