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Incontro Poletti - sindacati su PAL... Ora un accordo dignitoso!


Car@,

di seguito pubblichiamo il resoconto del Tavolo sulle politiche attive del lavoro, tenutosi oggi al MLPS col ministro e le confederazioni sindacali.

L'incontro ha confermato -in buona sostanza- quanto emerso nei precedenti incontri, nonchè nell'interrogazione dell'on.Valente ed altri.

Segnaliamo i punti principali su cui insistere nelle prossime ore di trattative:

-slittamento dello scioglimento di IL e operatività fino al 2020, nell'ambito della cd "convergenza" in Anpal (modifica schema di decreto PAL);

-assegnazione risorse della programmazione 2014-2020;

-salvaguardia della comunità professionale di IL (sia dipendenti che precari), individuando un comune percorso ad hoc che accompagni e assicuri la convergenza degli stessi lavoratori di IL in ANPAL (modifica schema decreto PAL);

-accordo sindacale per immediata contrattualizzazione dei vincitory vacancy di IL.

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Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, accogliendo una loro specifica richiesta, ha incontrato le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per un confronto sui temi delle politiche attive del lavoro, dell'istituzione della nuova Anpal e delle correlate prospettive degli enti in house attualmente operanti e dei Centri per l'impiego.

Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato sia gli aspetti di carattere più generale in ordine all'esigenza dirafforzare le politiche attive ed i servizi per il lavoro nel nostro paese, che gli aspetti più specifici relativi al ruolo dei vari organismi che operano in tale ambito, con particolare riferimento all'Isfol, ad Italia Lavoro ed ai Centri per l'Impiego, ribadendo le ipotesi di modifica all'Atto governo n° 177 depositate alle commissioni competenti che favoriscano un processo di convergenza e transizione verso il nuovo regime con la garanzia di efficacia e potenziamento delle politiche attive.

Per quanto riguarda, in particolare, Italia Lavoro ritengono prematuro ipotizzarne lo scioglimento, chiedendo, invece, di garantirne l'operatività all'interno della prevista operazione di convergenza delle attività di Italia Lavoro in Anpal vista la programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali.

Per quanto attiene, in specifico, all'Isfol richiedono di rafforzarne il ruolo come ente terzo di ricerca e, in questa prospettiva, di procedere all'eventuale temporaneo distacco delle competenze utili all'avvio dell'attività di Anpal, verificando successivamente il trasferimento su base volontaria del personale interessato. Infine, per quanto riguarda i Centri per l'Impiego, nell'attesa della definizione del quadro normativo, ritengono necessario un incremento delle risorse dedicate ed una definizione più coerente delle attribuzioni assegnate, con l'impegno del ministro ad assicurare un monitoraggio coordinato con le Regioni.

In ordine a tali aspetti, ribadita la funzione essenziale che la riforma del lavoro attribuisce al potenziamento delle politiche attive, il ministro ha sottolineato la centralità del ruolo della nuova Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro quale soggetto deputato alla regia della rete degli enti pubblici e privati che operano in tale ambito. Per quanto attiene agli enti attualmente operanti, il ministro ha ribadito l'impegno ad utilizzarne e valorizzarne le competenze e le professionalità all'interno del nuovo assetto, dando continuità ai progetti in fase di avviamento nell'ambito della nuova programmazione 2014/2020 dei fondi comunitari.

In tale prospettiva, risulta fondamentale non solo favorire la continuità occupazionale delle risorse umane oggi operanti nel settore delle politiche attive, ma anche adoperarsi per implementarne il numero e le capacità professionali. Più in particolare, per quanto riguarda l'Isfol si prevede di ampliarne le funzioni di ricerca, valutazione e monitoraggio. Per quanto riguarda, invece, Italia Lavoro, verrà perseguita, nell'arco temporale della nuova programmazione comunitaria, la convergenza funzionale con l'Anpal, salvaguardando la continuità occupazionale per le risorse umane in essa impegnate.

A tal fine, il ministro ha auspicato che Italia Lavoro e le organizzazioni sindacali giungano ad una rapida definizione degli accordi necessari all'avvio effettivo dei progetti, dando peraltro la disponibilità del Ministero ad assistere le parti nell'attività di negoziazione. Il ministro ha infine dato informazione del confronto in atto con le Regioni per individuare le soluzioni più idonee a garantire la continuità e il necessario rafforzamento dei Centri per l'Impiego quali presidi territoriali essenziali per lo sviluppo delle politiche attive.

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